Cari amici e appassionati d’arte!
L’ultimo giorno di questo lungo e intenso anno è arrivato e a breve festeggeremo il Capodanno.
Capodanno è un termine che deriva chiaramente da capo d’anno, festa che sottolinea il passaggio da un anno all’altro.
Sembra che già nel II a.C. il Capodanno sia stato fissato dai Romani il 1° gennaio. Inizialmente, Capodanno veniva festeggiato a marzo, in quanto legato al ciclo stagionale e alla rinascita primaverile, che coincideva anche con l’inizio dell’anno agricolo. L’inizio dell’anno fissato a marzo era una convenzione già in essere con i sumeri.
La data del 1° gennaio è stata voluta dal pontefice, autorità religiosa di Roma antica. Gennaio era il mese che prendeva il nome da Giano, dio bifronte. Bifronte in quanto guarda al contempo all’anno passato come all’inizio dell’anno nuovo.
La nostra attuale celebrazione è la trasposizione delle ricorrenze romana. La dedica a San Silvestro, 33° esimo vescovo di Roma deriva con grande probabilità dalla data della sua morte, avvenuta il 31 dicembre del 335. San Silvestro fu pontefice nel corso del regno dell’imperatore Costantino, primo imperatore Cristiano della storia, figura fondamentale per affermazione della religione cattolica e riconobbe la libertà del culto ai cristiani.
Ma veniamo alle usanze di Capodanno. Allo scoccare della mezzanotte si è soliti mangiare lenticchie perché simbolo di ricchezza, in quanto la loro forma e colore ci ricordano le monete d’oro. Una tradizione di origine campagnola prevede invece l’abitudine di indossare qualcosa di vecchio, qualcosa di nuovo e qualcosa di rosso. L’indumento vecchio simboleggia ovviamente l’anno che se ne va, il nuovo il nuovo inizio e il rosso è simbolo di fertilità e fecondità.
Il rosso è un colore altamente simbolico. Ci rimanda alle emozioni forti, all’energia, al movimento, al sangue, alla vita. È stato impiegato nel corso della storia in diversi contesti. Erano rosse, ad esempio, le toghe dei condottieri romani nelle parate ufficiali ed è rosso il vestito delle spose cinesi. Rosso era anche lo stendardo degli imperatori bizantini.
Il rosso è un colore ampiamente usato anche nell’arte. Nel rinascimento, troviamo il grande Tiziano, maestro dei rossi. Il colore vermiglio da lui impiegato nelle sue tele è famosissimo e prende il nome di Rosso Tiziano in suo onore.
Il colore rosso suscita grande fascino sugli artisti anche una volta concluso il periodo del rinascimento. L’opera che ho scelto oggi per farvi gli auguri di felice anno nuovo è “Armonia in rosso” di Matisse.
Realizzato nel 1908 dall’artista, esponente dei Fauves. Matisse non era interessato a descrivere il mondo in maniera oggettiva, ciò che gli interessava erano la percezione visiva e la trasmissione degli stati d’animo. Per questo il colore nella sua opera diventa così importante. Nel dipinto il colore assolutamente predominante è il rosso che viene giustapposto ad altri colori puri andando a garantire un contrasto luministico d’impatto.
Oggi vi voglio augurare con questo bel dipinto, una serena fine d’anno e il miglior inizio d’anno possibile che vi porti tranquillità, prosperità e un’evoluzione positiva!
Buon 2022!
Immagine: https://www.artetralerighe.it/la-stanza-rossa-di-henri-matisse-la-perfetta-armonia-tra-linea-e-colore/