Interventi volumetrici, questa è la chiave che apre la serratura per accedere al mondo di Emilio Vedova. Uno spazio di espressione, repressione e rivolta. I manifesti artistici fungono da strade nel mondo dello pittore, gli ideali contro il nazismo da stella Polare. La lotta politica negli anni della seconda guerra mondiale sono il suo pane quotidiano. La rivista “Corrente” lo scrive nero su bianco e, quando essa muore, l’omonimo movimento continua a vivere nelle menti degli artisti, esprimendosi, puntando le lance contro un mondo rigido, razionalista, invaso dal formalismo. Il manifesto “Oltre Guernica”(1946)  ne è espressione. Chiunque abbia visto quel dipinto non può dimenticare l’ espressione di quel cavallo urlante, il fuoco e le donne che piangono per la morte della loro terra e dei loro figli. La chiave politica, tragica e di guerra del quadro rappresenta gli ideali, il punto di vista ed il cuore del lavoro di Emilio Vedova. Gli angoli nella disposizione delle sue tavole pittoriche, materiche e gestuali, riprendono le lame taglienti che viaggiavano tra i mari del mondo e colpivano le persone ogni giorno. Le sue grandi tele sono contraddistinte da un movimento tumultuoso creato grazie ai colori stesi in maniera energica sulla tela. I quadri di Vedova sono espressione del suo tempo e dell’animo dell’artista.

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