Nonostante abbia cominciato molto giovane l’accademia di Venezia, la vera formazione artistica di Eugenio Bonivento avviene grazie agli insegnamento di Guglielmo Ciardi. Nonostante le innegabili influenze da parte di quest’ultimo, nelle sue prime opere, Bonivento si rivela molto interessato al vedutismo veneziano del settecento, soprattutto per la resa luminosa.
Motivi tipici della sua produzione sono: scene di genere, pescatori, marine caratterizzati da un disegno molto strutturato e da accenti luministici e di impasto pittorico.
Il dopoguerra pone fine alla carriera espositiva di Bonivento che si isola per proseguire la sua attività pittorica che si evolve verso rapide pennellate, pitture schiarite e gesti pittorici più sintetici, senza rinunciare ai modi compititivi della pittura veneta a cui si è sempre rifatto.