I tesori nascosti – il caso del vaso di Carlo Scarpa

Gli scorsi giorni è rimbalzata su diversi media la notizia di un vaso di Carlo Scarpa venduto a 3,99 dollari in un mercatino dell’usato che è stato poi battuto all’asta a quasi 100.000 dollari.
Una notizia sicuramente particolare che ha attirato l’attenzione di un vasto pubblico, anche di “non addetti ai lavori”. Eppure, non è raro trovare dei tesori “nascosti” nei mercatini, quello che sicuramente colpisce in questo caso è l’entità del tesoro. Spesso può succedere di trovare qualcosa a pochi euro e poi scoprire che vale qualche migliaio di euro come nel caso di mobili, quadri o gioielli. Sempre ai mercatini possono essere trovati anche dei libri particolari che possono essere dei pezzi unici, magari su cui sono presenti anche delle dediche di personaggi illustri.
In questo caso invece lo scarto tra 3,99 e 100.000 dollari è davvero molto.
Il vaso in questione appartiene alla famosa serie “A pennellate” realizzata da Carlo Scarpa in collaborazione con Venini negli anni Quaranta. La cosa particolare di questa seria è il numero limitato di pezzi realizzati e la difficoltà di esecuzione. Questi due aspetti alzano sicuramente la quotazione dell’opera in questione. Scarpa decide di denominare “A pennellate” la sua serie perché le applicazioni policrome che contraddistinguono questi vasi ricordano proprio colpi di pennello su una tela.
Jessica Vincent, una signora statunitense della Virginia, era impegnata nel suo shopping sostenibile presso il mercatino dell’usato di Hanover quando il vaso ha attirato la sua attenzione (qui l’articolo completo). Nonostante non avesse conoscenze in ambito artistico, la signora ha avuto il giusto occhio per comprendere che quello che aveva davanti poteva essere qualcosa di valore.
Quando si va per mercatini, anche quado si è “addetti del lavoro”, bisogna prestare grande attenzione a cosa si sta guardando, perché qualcosa di valore potrebbe celarsi dietro l’angolo. Questo vale sia per chi è un mercante e magari sta cercando proprio qualche pezzo interessante e chi invece si reca in questi luoghi solo per diletto.

Per quanto riguarda questa vicenda, anche quello che ha fatto Jessica dopo l’acquisto è stato oculato; infatti, ascoltando il suo sesto senso ha deciso, in primis, di confrontarsi con degli appassionati di arte chiedendo aiuto per identificare quanto aveva tra le mani.
Una volta avuta la conferma ufficiosa circa l’importanza del pezzo, ha deciso poi di mettersi in contatto con una casa d’aste, la Wright Auction House che ha dopo aver accertato l’effettiva autenticità del pezzo ha deciso di mettere all’asta il vaso che è stato venduto per 107.100 dollari.
Una storia a lieto fino per la signora e allo stesso tempo anche per il vaso che è stato messo in salvo e ha ricevuto l’attenzione meritata.

Chissà come ci era arrivato in un mercatino della Virginia da Venezia, se potesse parlare avrebbe sicuramente una storia interessante da raccontare.

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