Dipinto eseguito ad olio su tavoletta di faesite realizzato da Ovidio Gragnoli, raffigurante una natura morta.
Ovidio Gragnoli nasce a Grosseto nel 1893 e, già nel 1905 si iscrive all’istituto delle belle arti di Siena. Successivamente si trasferisce a Roma dove frequenta l’accademia di Francia.
Ha dedicato tutta la sua vita all’arte concentrandosi soprattutto sulla decorazione murale e della ceramica oltre all’attività di pittore.

Trovo questo dipinto estremamente interessante per il soggetto in primo piano, una natura morta con vetri, fiori e frutta, e in secondo piano l’apertura su un borgo cittadino con case e tetti.
La pennellata è materica, che mette a fuoco i soggetti in primo piano, a differenza dello sfondo in cui la pennellata è più dissolta. La prospettiva è ben curata.

Il dipinto, eseguito con ogni probabilità intorno al 1945, è firmato in basso a destra e misura cm 86×68. È in buono stato di conservazione, necessita eventualmente di una leggera pulizia superficiale.